Ormai siamo sommersi dagli International Days, ma questo non è un motivo per venir meno al nostro annuale appuntamento: Sabato 9 Aprile siamo di nuovo pronti a celebrare la Giornata Internazionale di Slow Art, otto anni consecutivi su Roma e tanta passione e impegno messi nel coltivare questa consuetudine.

Consuetudine perchè, come abbiamo avuto modo di sottolineare più volte, lo Slow Art ormai è entrato a far parte dei calendari di eventi collegati a molte mostre curate da Artplatform e la Giornata Internazionale è oggi un modo per collegarsi al resto del mondo che ha scelto di dedicare all’arte e all’osservazione il giusto tempo, la giusta consapevolezza.

Giampaolo Cataudella, NET 16, dettaglio

Quest’anno siamo ospitati nell’accogliente caffè letterario La Pecora Elettrica in via delle Palme 158 a Roma zona Centocelle. L’occasione è l’incontro tra due forme d’arte: la scrittura e la pittura. La presentazione del libro Come Uccidere le Aragoste sarà inconrniciata dal vernissage della mostra personale di Giampaolo Cataudella, da quest’incontro nasce SUV – a Superficial Urban View, un Artist Talk che ruoterà sui temi della creatività e del vivere urbano, del maschile e della sua espressione del dolore nella nostra società, del diritto di piangere, rallentare e non essere sempre iper-performanti. Facilitatore e ideatore dell’evento in collaborazione con Artplatform è il dr Gian Luca Banini, psicoterapeuta fondatore di Al Centro – centro di psicologia nutrizione e riabilitazione.

Gianpaolo Cataudella, CAN 16, dettaglio

SUV – a Superficial Urban View, ci ponta con crudezza ed estraeità a guardare dall’alto le nostre metropoli, i conglomerati di vita, colonie di esseri umani affaccendati in un frettoloso e ripetitivo vivere. Come in un volo notturno Giampaolo Cataudella ama descrivere le nostre città guardandole dall’alto con un astrattismo informale polimaterico. Macchie di luce si susseguono a zone d’ombra, linee rette tagliano il reticolato urnbano, come ferite. L’essere umano ha così modificato nei secoli la superficie terrestre, per rendere il nostro Pianeta un luogo a lui congeniale, ospitale. Ci è riuscito?
In questo set urbano si svolge la trama del romanzo di Piero Balzani, sviluppandosi a partire dalla nostra Tangenziale Est, taglio orizzontale nel reticolato urbano romano. Qui un corazzato suv travolge nel cuore della notte il leggero motorino del fartello del protagonista. Si apre così un romanzo sull’impellente necessità di esprimere rabbia e dolore, riscatto e fallimento: vano tentativo di esprimere l’inesprimibile in un ambiente che appare sempre più ostile all’essere umano.

L’appuntamento con il dibattito sarà alle 18.30 e seguirà alle 20.30 l’eperienza di Slow Art accompagnata dall’apericena della Pecora Elettrica.