Domenica 12 maggio gli Artisti di Montemario celebrano le Giornate Basagliane presso Gaia.bio.
Il IV appuntamento della Rassegna Arte Gaia vuole ricordare il centenario della nascita di Franco Basaglia, psichiatra e filosofo al cui nome è legata la chiusura dei manicomi in Italia e un nuovo approccio alla psichiatria.
Lavorando con un’attenzione antropologica e muovendosi in prossimità dell’ex Manicomio Santa Maria della Pietà, il Collettivo degli Artisti di Montemario, sotto la curatela dell’antropologa Dafne Crocella, ha portato avanti negli anni uno sguardo di indagine sul territorio che è diventato presto ricerca concettuale sui temi del disagio psichiatrico, della storia del manicomio in Italia, dei passi della Legge Basaglia e del pensiero basagliano.
Il IV appuntamento della Rassegna Arte Gaia vuole ricordare il centenario della nascita di Franco Basaglia, psichiatra e filosofo al cui nome è legata la chiusura dei manicomi in Italia e un nuovo approccio alla psichiatria.
Lavorando con un’attenzione antropologica e muovendosi in prossimità dell’ex Manicomio Santa Maria della Pietà, il Collettivo degli Artisti di Montemario, sotto la curatela dell’antropologa Dafne Crocella, ha portato avanti negli anni uno sguardo di indagine sul territorio che è diventato presto ricerca concettuale sui temi del disagio psichiatrico, della storia del manicomio in Italia, dei passi della Legge Basaglia e del pensiero basagliano.
La mostra Così Parlò Franco è una raccolta di frasi di Basaglia che gli artisti hanno ricamato, scritto, dipinto, cucito, su teli ora in mostra a Sermoneta nel festival del Maggio Sermonetano.
Da Gaia.bio saranno esposte le foto scattate da Marco Tanfi. La parete sarà così ricoperta di parole che echeggeranno riportando stralci di pensiero dello psichiatra e offrendo al visitatore spunti di riflessione. Ci si potrà soffermare su singole frasi o lasciare che nel suo insieme la mostra crei la suggestione di un coro di voci, di sussurri di pensiero in grado di riportarci all’origine del pensiero basagliano.
Durante l’inaugurazione, chi vorrà, potrà partecipare a un laboratorio di embroidery art e ricamare una frase, o anche solo una parola, su cui soffermarsi. Attraverso il gesto lento del ricamo (non è richiesta assolutamente alcuna competenza) il testo troverà nuove strade di accesso al nostro mentale, coinvolgendo gli aspetti meno razionali e predisponendoci verso forme di ascolto e approfondimento meno condizionate.
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