Tredici artiste si incontrano nella galleria romana del St. Stephen, 13 percorsi creativi scelti accuratamente da ARTROM per un progetto che vede le donne artiste al centro degli interrogativi sulla creatività.

Sono proprio le donne, creatrici per natura, che riempiranno la galleria con le loro creazioni. Opere forti, tutt’altro che romantiche alcune, opere più delicate e dal gusto raffinato altre, perché l’universo femminile abbraccia tutto questo.

Allontanandosi dai luoghi comuni, dai cliché e contro – cliché ARTROM offrirà al pubblico del St Stephens

Susan Falcon Heargraves, contemplation kitchen

Cultural Centre una panoramica ricca che non teme lo stereotipo, lo accoglie e lo sfata al tempo stesso, lasciando la creatività libera di muoversi tra fiori e pizzi come tra juta e cordami, tra scie di luce e ragionati algoritmi, così come nell’immediatezza della gestualità.

Sono presenti la scultura e la pittura, la fotografia e il lavoro digitale, materiali poveri e di recupero e raffinate tecniche di stampa, il tutto presentato in una coralità che partendo quasi accennata dal corridoio sale in un crescendo che trova il suo apice nella sala principale dove convivono nella loro atemporalità la Madre Terribilis con la sua forza archetipica, la leggendaria Sherazade con l’immortalità dei suoi racconti impressa sulla ceramica e la travagliata Maria Callas.