L’esperienza artistica femminile non è migliore, non è in competizione e non è più importante di qualsiasi altra. Bisogna prendere atto che esiste in modo evidente, forte e costante. E’ diversa al suo interno, interessante, stimolante a volte controversa e profondamente ed inevitabilmente feconda.

Le sei artiste internazionali presenti alla mostra parlano in prima persona attraverso un forte potere creativo, una sapiente conoscenza tecnica e un sincero sguardo sul mondo.

Angela Hennessy – painter’s kitchen

Protagoniste di molti lavori le donne si raccontano tra pizzi e cristalli passando attraverso i mestoli da cucina per approdare nuovamente a bracciali d’oro. Non troviamo oggetti d’arte, modelle per impreziosire un’opera, ma soggetti attivi, donne orgogliose del loro stato, spontanee nella loro femminilità, padrone del loro tangibile e disinvolto potere.

Il potere comunicativo e le energie partecipative delle donne sono sottolineate dall’allestimento della mostra che offre all’osservatore la possibilità di uno sguardo complessivo su stili, soggetti e tecniche provenienti da contesti culturali diversi. Le donne sono presentate in modo corale e dialogico: ogni sguardo sul mondo è individuale e tutti insieme creano l’immagine di una collettività femminile palpitante e viva.

Marjan Derksen – green tree of hope

I lavori di Marjan Derksen, pittrice olandese, sono tele autobiografiche che raccontano la femminilità come luogo di convivenza tra forza e fragilità, immediatezza ed intimità.
Sono olii su tela arricchiti da frammenti di stoffa o altri materiali che danno all’opera un’importante consistenza materica.

Le sculture di Velia Iannotta sono espressioni della forza della materia che attraverso i tagli di luce e le tessere musive prende forma in modo vivo. L’uso di lamine d’oro e argento offre alle sculture un’intensa luminosità in dialogo perpetuo con la densità assorbente dei neri..

Patricia Abramovich è pittrice israeliana. Nata come paesaggista dalle pennellate dense di colore oggi si sta dirigendo verso un astrattismo dove i colori diventano espressioni di stati d’animo. Per lei “spargere colori su una tela è un mezzo di meditazione” lo strumento ideale per descrivere i moti dell’anima.

 

Le opere dell’artista romana Barbara Sbrocca sono pitture scultoree. Le tele assumono spessori tridimensionali ed invitano lo sguardo ad entrare, ad andare vicino, molto vicino, per scoprire al di là della figura percepita, un’immagine nuova. Di donna.

Nelle opere dell’artista statunitense Angela Hennessy è evidente l’influenza dell’arte orientale che le ha permesso di creare uno stile unico ed inconfondibile. Nei suoi lavori gli oggetti della quotidianità diventano simboli e prendono viva tridimensionalità grazie ad un sapiente uso delle sfumature e delle ombre.

Tema principale delle opere dell’artista indiana Pinky Bhatt sono le donne. Descritte principalmente attraverso momenti di vita che rimandano inevitabilmente ai costumi della tradizione indiana i suoi soggetti comunicano una forza serena e determinata.