Marjan Derksen ha presentato i suoi lavori agli ospiti di ARTROM Home Gallery durante la mostra collettiva Women in the Arts.
L’artista olandese ha raccontato la storia nascosta dietro ad ogni tela portando il pubblico a riflettere sull’intimo rapporto tra gioia e dolore dell’esperienza umana.
Le tematiche esplorate dal lavoro di Maryan Derksen sono atavici interrogativi umani legati all’alternanza tra nascita e morte, gioia e dolore, amore e odio.
E’ un’intuizione provocatoria da parte sua dare alle opere due titoli, una chiara indicazione della possibilità di leggerle da molteplici punti di vista. Come la stessa realtà è soggettiva e carica di infinite sfaccettature così le sue opere sono abbondanti nelle decorazioni e nei significati, mutevoli e ricche di bagliori.
The Greentree of Hope intitolato anche Dreamtree è l’albero dei desideri i cui frutti, rappresentati dalle goccie di cristallo, sono al tempo stesso lacrime e tesori. L’albero pur essendo ancora verde è carico di frutti.
![](https://lnx.artplatform.it/wp-content/uploads/2019/02/Marjan_greentree-800x1034.jpg)
Green tree of hope // Dreamtree
E’ il momento del raccolto, a ognuno il suo. Alcuni desideri sono lacrime. La gioia di ciò che abbiamo avuto è spesso la tristezza del presente.
Nella tela A Love Story – Sharing Hiddeh and Forbidden Love, è rappresentato l’intimo rapporto di amicizia che sussiste tra due donne. I segni a mano libera eseguiti sulla tela rappresentano un liguaggio universale, quello dell’anima. Così l’artista ci spiega il significato della ricerca grafica che sta portando avanti negli anni.
![](https://lnx.artplatform.it/wp-content/uploads/2019/01/marjan_lips-400x498.jpg)
My Lips are irresistible red / I tasted red I can’t resist
Spesso nei lavori della Derksen ritroviamo tracce, segni che hanno l’aspetto di un testo scritto. Non corrispondono a nessuna lingua, ma sono simboli di comunicazione, sono desideri, sogni, paure, dubbi…
Nel lavoro della Derksen troviamo anche l’importante denuncia sociale legata agli abusi sulle donne.
Ne è emblema l’opera My Lips are Irresistible Red – I tasted the Red I could not Resist.
Qui la donna è invisibile, non esiste. Esistono solo le sue labbra, la sua bellezza. Ma le labbra sanguinano. La bellezza della donna è quindi causa di sofferenza.
La bellezza diventa arma contro se stessa, colpa sia quando manca, sia è quando è troppa.
La coesistenza tra polarità apparentemente contrapposte è particolarmente evidente nell’elaborazione artistica della vita di Maria Callas.
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