Il trittico presentato da Angela Scaramuzzi nella mostra Come Fiori in Città organizzata per la RAW 2019 da artplatform presso l’ex lavanderia, ci riporta verso uno spazio intimo.
Le tonalità del bianco e del nero portano l’osservatore verso l’emozione suscitata dagli scatti fotografici d’autore, dove il fragore cromatico è sospeso per assaporare le sfumature date da ombre e luci.

Da questa scelta cromatica emergono mani e frammenti di corpi in un’intimità che ci porta verso l’interiorità.

Si conobbero.
Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo.
E lei conobbe lui e se stessa,
perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così.

Come se, percorrendo con lo sguardo il caos urbano, pian piano si andassero scartando i dettagli e la superficie perdesse consistenza fino a raggiungere lo spazio di una stanza e l’intimità che si schiude tra le sue pareti. I volti non hanno importanza. L’essenza è nei gesti e nella storia delle mani.

Il viaggio verso l’intimo che ci propone Angela Scaramuzzi ha il gusto del raffinato incontro tra sguardo cinematografico, fotografia d’autore e morbidezza marmorea. Tutto espresso attraverso un sapiente uso degli oli e delle sfumature tra colori complementari.

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