“Tagliategli la testaaaa!!!!” gridava la regina di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Sì, perché le teste diverse, quelle dissidenti, creativamente attive, fuori dal coro… è meglio tagliarle.
Così è stato fatto a lungo. Così fondamentalmente si continua a fare. Con una forma di lobotomia che non prevede bisturi ma che comunque assicura un tacito consenso.

A Roma esiste un luogo dove un tempo non lontano le teste venivano tagliate con il bisturi. Non per cattiveria. Ma per convinzione che il bene della società fosse l’omologazione.
Poi un uomo, un po’ scienziato, un po’ filosofo, riuscì a guardare l’essere umano superando la prospettiva bidimensionale delle carte da gioco.
Quest’uomo si chiamava Franco Basaglia e, ci piace immaginare, che un giorno si pose in ascolto dei pensieri diversi. E non ne ebbe paura.
Con un lungo lavoro di decenni, lo spazio dove le teste venivano tagliate fu ripensato. Si scelse liberamente di restituire dignità al diverso, profondità alle menti, spazio alla creatività. E il luogo che aveva negato tutto questo sarebbe stato motore di rinascita, spazio condiviso di arte e cultura.
Oggi il Santa Maria della Pietà, l’ex ospedale psichiatrico del Lazio, è un triste e fedele specchio della nostra società. Tra lotte legali, burocrazia e incuria, le idee di Basaglia sembrano essersi trasformate in traballanti pile di pratiche sanitarie, amministrative, legali…

Eppure tra i tanti padiglioni della grande Città Manicomio, qualcosa resiste, portando avanti con caparbia costanza l’idea basagliana di uno spazio aperto ai cittadini, che sia luogo di cultura e arte, luogo di confronto e scambio.
E’ il padiglione dell’ex Lavanderia, dove ogni anno a maggio vengono celebrate le Giornate Basagliane. Giornate di dibattiti, arte e cultura, per non dimenticare gli errori del passato, interrogandosi sulla situazione attuale.

In previsione di queste giornate apre il progetto La Lavanderia delle Meraviglie: uno spazio condiviso per gli artisti di Monte Mario, un luogo in cui portare la propria creatività insieme a tele e colori, uno spazio fisico e temporale dove venire a lavorare.

Ogni sabato e ogni domenica, in base agli orari del calendario, chi vorrà potrà, previa telefonata ai numeri qui riportati, venire a dipingere, disegnare, creare artisticamente.
L’intento è quello di lavorare insieme per poi esporre nella mostra del 18 maggio prossimo.
Invitiamo gli artisti che vorrarnno partecipare a scegliere un creativo, che sia un artista visivo, un musicista, un poeta, ma anche uno scienziato o un filosofo, che sia stato ritenuto pazzo dalla storia del suo tempo. Le opere in mostra saranno una libera interpretazione di questa figura.
Ogni artista potrà così aprire un suo dialogo personale con il personaggio scelto, un rapporto fatto di immagini, interpretazioni, suggestioni, ognuno secondo il proprio sentire.
La dimensione di condivisione vuole essere stimolo e supporto alla creatività e offrire momenti di scambio e d’ispirazione reciproca.

Per info chiamare Dafne 3490720670 o scrivere a: info@artplatform.it