Una mostra per le Giornate Basagliane celebrate in un 2021 romano che vede il Parco pubblico del Santa Maria della Pietà, ex ospedale psichiatrico regionale, preda di interessi sempre più palesi.

Asl, Regione, Comune… i padiglioni dell’ex manicomio, con il loro valore storico, fanno gola a molti. Padiglioni che in buona parte versano in pericoloso abbandono, con tetti poco stabili, intonaci scrostati, finestre rotte o murate, porte fatiscenti, scale crollate…

Un parco che dovrebbe essere un simbolo a livello mondiale, un patrimonio da condividere, un luogo di memoria e monito su cosa significhi rispetto dei corpi malati. Un luogo che invece mostra incuria e inadempienza, totale assenza del rispetto delle istanze cittadine e groviglio di interessi “all’italiana”.

Proprio questo groviglio ha mosso l’attenzione del Collettivo di Artisti di Monte Mario che in questo parco è nato e ha più volte esposto, ospitato nel padiglione 31 dall’associazione Ex Lavanderia. Un padiglione che quest’anno è stato sgomberato e che si prepara a cadere in abbandono, perché è sicuramente politicamente più produttivo un padiglione vuoto, riempito di promesse vaghe, piuttosto che uno spazio utilizzato spontaneamente dalla cittadinanza autorganizzata.

Così groviglio sarà. Riprendendo le mosse da Maria Lai e dalla sua land art, il Collettivo Artisti di Montemario legherà in un grande groviglio gli alberi del parco. Un groviglio che racconta lo spaesamento dei cittadini davanti ai fili di interessi politici ed economici che in pochi riesco a capire ma che tutti inevitabilmente finiranno per subire.

Nina Razzaboni nella costruzione del Grande Groviglio

E se non è facile trovare il bandolo della matassa in un intreccio di impicci, all’arte affidiamo ancora la risposta, la speranza, il lancio del gomitolo oltre l’ostacolo. I fili del groviglio si andranno infatti dipanando a contatto con i muri del padiglione 31 Ex Lavanderia. Qui verrà affidato all’arte e alla spontanea iniziativa popolare, il compito di districare il  groviglio e rendere questi fili liberi affinché possano dare vita a nuova creatività.

Del Grande Groviglio, è un’installazione collettiva site specific ideata dall’artista Nina Razzaboni, alla quale saranno affidati altri lavori di artisti del Collettivo. Un’opera fragile e potente al tempo stesso. Un’opera che sfiderà la gravità e gli ostacoli di un parco “piatto ricco” già in preparazione sotto le mani di cuochi abili a generare fumo intorno ai piatti.

un momento dell’installazione live

In tutta questa rete di interessi l’unico a non essere interpellato sembra essere proprio il parco. I suoi alti pini hanno visto passare una storia di sofferenze e ascoltato i sogni e i progetti di liberazione. Ora osservano ancora artisti a lavoro e passanti in cerca di tranquillità, sportivi in corsa e cani a passeggio, perché un parco pubblico questo dovrebbe offrire. nello specifico, i pini che saranno parte dell’opera, hanno assistito a cineforum e concerti nel parco organizzati dall’Ex Lavanderia in 16 anni di militanza culturale per la cittadinanza.

Antonella Fiorillo ha raccolto il racconto del parco attraverso le sue impronte di cortecce e ce lo ha restituito su un grande lenzuolo 150x200cm in fibre di lino e cotone. Sul telo ritroviamo i segni grafici del parco, lasciati con pigmento puro rosso di Marte.
Una narrazione che profuma di resine e sottobosco e che ci porta il sussurro degli alberi invitandoci al silenzio.
Dal grande groviglio di voci legate a interessi politici ed economici, a giochi di potere e dinamiche di partito emerge una domanda, cucita a mano sul telo: “e il parco cosa scrive?”

Antonella Fiorillo nella preparazione di E Il Parco Cosa Scrive?

Insieme al grande lenzuolo della Fiorillo si mescolano al groviglio i cervelli in cartapesta di Ilaria Sartini. L’intreccio oltre ad essere legame per il parco assume così il significato di gabbia mentale, impiccio celebrale atto a manipolare pensieri, fuorviare, imbrigliare menti e placare spiriti. Ciò che è stato fatto pubblicamente e legalmente per anni nei manicomi sembra diventare una sorta di ologramma vagamente percettibile nelle strade del parco, una memoria che, come un miraggio, appare e scompare, e porta con sé il valore di monito.

I cervelli di Ilaria Sartini nell’installazione del Grande Groviglio

PROGRAMMA
🪜10.00 – allestimento live dell’installazione collettiva site specific Del Grande Groviglio
📲11.00 – apertura in streaming con la curatrice Dafne Crocella
🪕11.30 –  Stornelli d’Estate di Ennio Morricone con Celeste e Placido Gugliandolo
🧑🏽‍🎨12.00 –  live painting con Lola Poleggi
📖12.15 –  Favolosa, la vera storia di Amore e Follia, di e con Sara Aprile
🧚🏻‍♀️12.30 –  apertura laboratori di cartapesta per bambini con Ilaria Sartini
I bimbi che vogliono partecipare possono portare una scatola di scarpe, giornali e riviste, bottoni e colla vinavil.
🥪13.00 –  pranzo al sacco con quello che te porti
💃🏻15.00 –  danze popolari con Claudia Michelesi
🕺🏻15.30 –  partenza del corteo
🏙17.30 –  assemblea cittadina in piazza Guadalupe

Celeste e Placido Gugliandolo