E’ una mostra del 2010 quella che apre il nostro rapporto con lo Slow Art. Una mostra con un calendario di eventi per approfondire il lavoro degli artisti esposti, ma anche per riflette sul nostro rapporto con l’arte.
In mostra Hilary Pollock, artista neozelandese scelta da ARTROM come artista dell’anno 2010
Un interessante studio che segue un suo redisency in Giappone. Tra inchiostro di china, acquarello e fotografia Hilary Pollock ci racconta contaminazione tra cultura tradizionale e contemporaneità di una terra ricca di fascino e storia.
Gigi Cau scelto dal noto artista inglese Jonathan Hynd, giudice del Concorso d’Arte Internazionale di ARTROM Gallery Just Paint come vincitore tra oltre 50 finalisti.
Nelle opere dell’artista sardo Gigi Cau emergono come temi principali il disagio, la sofferenza e gli interrogativi irrisolti dell’essere umano. Eppure attraverso l’uso di tonalità brillanti e di colori saturi il senso di angoscia sembra spesso lasciare il posto alla ricerca della gioia.
L’artista neozelandese Cley Bodvin da sempre affascinato dalle Nature Morte. Nei suoi lavori è evidente la modalità sperimentale con la quale si avvicina a soggetti classici. Le Nature Morte sembrano quindi prendere vita attraverso le contemporanee tecniche digitali.
L’osservatore è catturato in un capovolgimento della realtà dove gli oggetti prendono il sopravvento e l’essere inanimato si anima. La prospettiva è distorta, i colori saturi e gli spazi affollati, sono scenari carichi, specchi privati degli ambienti pubblici metropolitani del XXI secolo.
Fotografo degli attimi magici che la natura della terra irlandese offre, Roberto Grilli, è in ricerca di una realtà che possa mostrarsi nella sua bellezza e per questo stupire. Il desiderio è quello di raccontare la Bellezza e invitare all’osservazione consapevole. Un artista dedito alla ricerca Slow.
Figlia della pittrice e poetessa Maria Biscetti, Emma Biscetti nasce a Rieti ed anche lei dedica l’intera vita a queste due forme d’arte.
Nella pittura ha sperimentato diverse tecniche e stili prediligendo forme astratte e tonalità fredde quali i viola, i blu ed i verdi, colori che con la loro potenza onirica sembrano trascinare la mano dell’artista. E’ dal colore che nascono le forme. Le tonalità dense di suggestioni metafisiche sono poi illuminate da bagliori siderei con i quali l’artista sembra condurci verso il mistero di mondi lontani.
Le opere di Emma Biscetti non sono solo immagini decorative, ma trampolini verso orizzonti metafisici.
L’artista italo-statunitense David Genovesi ha basato il suo interesse artistico sull’esplorazione dei simboli primitivi e delle immagini archetipiche.
Il suo lavoro è stato ispirato dallo studio della Sezione Aurea. La dualità tra la continua ricerca di armonia pre determinata dettata dall’emisfero sinistro del cervello e il caos intuitivo insito nel movimento libero dell’emisfero destro è alla base di ogni suo lavoro.
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