Tutto ha avuto inizio in una Home Gallery… beh, al tempo ancora non sapevamo che si sarebbe chiamata così. Lavoravo con Elizabeth Genovesi, moglie dell’artista David Genovesi. Una coppia di eccentrici americani, capaci di reinventarsi infinite volte.
Era il dicembre 2007 e stavo per entrare nel mio trentesimo anno, con all’attivo un laurea in antropologia, un corso regionale in fotografia, e due figli.
Mescolando il tutto e seguendo forse il caso forse il karma mi sono ritrovata a lavorare nella casa di Elizabeth e David, cercando di mescolare il mio background da intellettuale europea con lo slancio pionieristico di due yankee creativi.
David lavorava il legno e dipingeva e Elizabeth aveva creato Artrom Gallery, una galleria d’arte virtuale che poco a poco aveva iniziato a invitare i suoi artisti ad esporre a Roma. Dove? Nella loro casa!

La prima mostra di cui mi sono occupata è stata Beyond Normality, una collettiva di fotografi inaugurata il 9 maggio 2008:

Micheal Maggid
Antonio Amen
Bruce Richardson
Delia Amicone 

La home gallery si chiamava al tempo Artist Presentation Space e qui a ogni inaugurazione scomparivano porte e letti e la casa, con il piccolo giardino in una silenziosa stradina lungo il Tevere, si andava riempiendo di gente. Elizabeth cucinava, scriveva, trapanava muri e stuccava… non si fermava davanti a niente e io imparavo a starle dietro…


Con gli anni la casa è diventata una Home Gallery ricca di artisti, intellettuali, attori, musicisti… Siamo diventate le rappresentanti italiane del Movimento Internazionale di Slow Art e abbiamo ideato le Art Experiences, esperienze d’arte che aiutavano il nostro pubblico ad entrare in contatto con le opere in mostra in modo diretto, personale e autentico.


Questa è la Vision che ancora oggi sostiene Artplatform, che muove il nostro rapporto con gli artisti, e il nostro approccio alle mostre e agli eventi che curiamo.