Forse non è così importante definire e codificare le azioni che danno piacere, quanto piuttosto prestare attenzione al fatto che chi le stia vivendo possa sentirsi rispettatə.

Riparte la Rassegna Arte Gaia presso Gaia.bio inaugurando domenica 4 febbraio alle 17.30 con una mostra dedicata all’amore e ispirata dal lavoro di Sensuability, un progetto di Armanda Salvucci dedicato alla sessualità nella disabilità.

Se nel mese di San Valentino sono in tanti a parlare di amore, Gaia.bio sceglie di farlo affrontando l’argomento da un punto di vista poco dibattuto e proponendo un percorso che possa aprirsi su riflessioni legate al diritto al piacere, ai corpi non conformi, alla libertà di scelta.


La proposta è stata accolta dal Collettivo di Artisti di Montemario, attivo sul versante nord ovest della Capitale da oltre cinque anni e attento a portare nel proprio lavoro i temi del rispetto dei pluralismi e dell’accoglienza delle differenze, anche in termini medico psichiatrici.

I lavori in mostra, prendono spunto dal tema della sessualità nella disabilità per spingersi oltre e aprirsi sulle tematiche del rispetto delle differenze, fisiche e di scelta, del diritto al piacere nelle diverse fasi della vita, dell’ascolto del proprio corpo e di quello del partner.

Che venga chiamato sesso, amore o rock’n’roll, il piacere resta un indiscutibile bisogno di ogni corpo fisico, una risorsa per la mente e per gli aspetti emotivi, una risposta sana che una società attenta dovrebbe facilitare per il bene comune.

Gli Artisti di Montemario propongono sulle pareti di Gaia.bio un viaggio tra il simbolismo delle fiabe e la materia di una sedia a rotelle, invitando l’osservatore ad accogliere le svariate sfaccettature che l’esperienza della vita contiene. Dal Principe Ranocchio interpretato in cartapesta da Ilaria Sartini, e rivisitato da Mirella Rossomando nella forma di ramarro, alla coda della Sirenetta di Mela Wayfinder desiderosa di cambiare aspetto per compiacere. Dalla Bella e la Bestia di Nina Razzaboni, alla donna sinusoide di Giulia Cudemo, due lavori nati dal movimento di onde, di lago e matematiche. Dagli abbracci in sedia a rotelle di Triana Ariè e Paola Marinelli, al grande “Ex voto per un orgasmo” dedicato alle donne anorgasmiche sempre della Marinelli fino al cucchiaino non conforme ed incidentato di Daniela Di Mase, pronto comunque ad assaporare la vita.

Le opere saranno riprodotte su tovagliette d’autore in serate ad hoc organizzate dal ristorante.