SLOWART MINDFULNESS2019-03-11T14:35:44+01:00

SLOW ART MINDFULNESS

Quando la nostra presenza mentale è rivolta al presente con un atteggiamento non giudicante possiamo dire di vivere uno stato di Mindfulness. Se davanti a noi si trova in quel momento l’opera di un artista, allora possiamo parlare di Slow Art Mindfulness.

Sergey Filatov, Platosonus

Negli incontri di Slow Art Mindfulness gli osservatori vengono invitati a scegliere, tra le molte opere di una mostra, un’opera sola. Il momento della scelta può essere più istintivo o guidato da un ragionamento razionale. L’importante è decidere di avere il coraggio di scegliere e quindi sacrificare le altre opere per vivere un’esperienza completa di Mindfulness con un’opera sola.
Ci si posiziona quindi davanti all’opera e guidati da alcune tecniche di meditazione ci si spinge verso  uno stato di presenza mentale.

Emilio Alberti, onda

A questo punto entra in gioco il tempo, come garante di un rapporto intimo  tra osservatore ed opera in mostra. Il vissuto personale emerge lasciando spazio a ricordi, desideri, suggestioni che diventano chiavi per una nuova lettura delle opere.

Gli incontri generalmente si concludono con un momento di condivisione in modo da permettere ad ogni partecipante di accogliere lo sguardo degli altri.

Mira Manni, impronte vegetali

Quello che oggi chiamiamo Slow Art e Mindfulness è una diretta conseguenza del Movimento Internazionale di Slow Art al quale abbiamo aderito nel 2010 con una mostra ad esso dedicata nella home gallery di Elizabeth Genovesi.

La si può vivere ad un livello creativo ed immaginativo come succede durante gli incontri di Slow Art and Story Telling  dove le opere in mostra diventano spunti per nuove creazioni orali.

L’arte può quindi mettere in moto altra creatività, come accade nei laboratori che proponiamo, o invitare al dibattito e all’approfondimento di temi sociali o culturali. 

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